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La Gipsoteca di Possagno

Le opere del Canova che si possono tuttora ammirare nel Veneto sono numerose, soprattutto a Venezia: basti ricordare l'allestimento nelle Sale Neoclassiche del Museo Correr, che ospita i primi capolavori della giovinezza dello scultore, come l'Orfeo e l'Euridice, provenienti dal giardino della Villa Falier presso Asolo, due Cesti di frutta, già presso i Farsetti, e il gruppo di Dedalo e Icaro, da Ca' Pisani. A Padova, presso i Musei Civici, si conservano il ritratto di Alvise Vallaresso come Esculapio, la Stele Giustiniani, nonché la statua raffigurante Giovanni Poleni già in Prato della Valle (ora sostituita in situ da una copia), opera del maestro, a sua volta effigiato nell'apparato scultoreo della famosa piazza padovana.
Ma è senza dubbio Possagno, dove Canova amava ritirarsi nei periodi di riposo - e dove progettò un edificio di culto dalle forme neoclassiche, il 'Tempio' che ospita ora la sua sepoltura - ad offrire la collezione più ricca, importante e utile alla conoscenza dell'opera del grande scultore.
Pochi anni dopo la morte del Canova, il fratellastro, vescovo Giovan Battista Sartori, nato dal secondo matrimonio della madre di Antonio, chiuse lo studio dell'artista a Roma, e trasferì tutti materiali che vi erano ancora conservati a Possagno, in un grande edificio adiacente alla casa natale dello scultore; poco dopo la metà dell'Ottocento la raccolta fu ceduta al Comune, come anche la casa, sede d'esposizione delle opere pittoriche di cui Canova si dilettava nella quiete del borgo natio.

 

Possagno (TV), Gipsoteca Canoviana

Possagno (TV), Gipsoteca Canoviana
(foto Fondazione Canova, Museo e Gipsoteca Antonio Canova Possagno)


Nella Gipsoteca di Possagno sono dunque visibili i marmi, le terrecotte e soprattutto i numerosi gessi che affollavano l'atelier romano dello scultore, restituendo, sia pure in un allestimento molto elaborato, l'idea di come poteva presentarsi lo studio di un artista così illustre e acclamato nei primi decenni dell'Ottocento. Non solo: la visita alla Gipsoteca permette anche di comprendere il metodo di lavoro seguito dallo scultore, che partiva dalla realizzazione di un disegno preparatorio, e successivamente di un bozzetto in cera o argilla, di dimensioni ridotte, plasmato con una vivacità e un'immediatezza che risultano ora straordinariamente vicine al gusto del nostro tempo; dal bozzetto l'artista eseguiva il modello in scala reale, ricavandone quindi il 'prototipo' di gesso, cui conferiva l'aspetto che avrebbe poi assunto l'opera finita. Sul gesso si applicavano numerosi chiodini in bronzo, a fissare i "points de repère", ovvero i 'punti di riferimento', per poi trasferire nel marmo, grazie a un apposito strumento chiamato pantografo, l'esatta forma della scultura. Quest'ultimo passaggio spettava ai collaboratori più esperti, mentre il maestro procedeva di sua mano alla rifinitura dell'opera, che, levigata e lucidata da altri lavoranti, era quindi pronta a uscire dalla bottega.

Museo Canova
Via Canova, 74
31054 Possagno (TV)

Orari
mar. - dom. 09.30 - 18.00

Biglietti
intero 8.00
ridotto 5.00

http://www.museocanova.it/